Sai come uragani e tifoni ricevono i loro nomi?

In passato, non esisteva un sistema; i nomi degli uragani dipendevano dalla data (ad esempio, l’uragano Santa Anna, che avvenne il giorno di Sant’Anna) o dalla sua forma (come accadde con l’uragano “Pin”).

Ci furono anche casi aneddotici: per esempio, un meteorologo australiano era solito dare agli uragani i nomi dei politici che votarono contro il budget per la ricerca meteorologica. Gli esperti del servizio meteorologico statunitense durante la Seconda Guerra Mondiale chiamavano persino i tifoni e i cicloni del Pacifico con i nomi delle loro mogli e suocere.

Dopo la guerra, finalmente, apparve un sistema e un elenco alfabetico speciale di 84 nomi femminili brevi e semplici. Secondo questo sistema, il primo uragano dell’anno riceve un nome con la prima lettera dell’alfabeto e poi l’ordine prosegue. Nel 1979, vennero aggiunti anche nomi maschili alla lista.

Esistono diverse liste di questo tipo: per l’Atlantico, per esempio, c’è una lista separata. Ma se il tifone provoca danni particolarmente gravi, il suo nome viene cancellato dalla lista per sempre. Apparentemente per non sfidare la sorte. È esattamente quello che è successo con il nome KATRINA.

Ma non tutti i tifoni hanno nomi femminili: le tempeste nel Pacifico nordoccidentale ricevono i nomi di fiori, alberi e animali, i nomi femminili non vengono usati in Giappone, e gli uragani nell’Oceano Indiano rimangono completamente senza nome.

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