Gli tsunami sono principalmente provocati da terremoti sottomarini ed eruzioni vulcaniche sottomarine, che sollevano o abbassano bruscamente il fondale marino e, di conseguenza, muovono enormi masse d’acqua. Fino ad ora, i meccanismi degli tsunami non sono stati studiati a fondo, e spesso è difficile rilevare un’onda pericolosa in avvicinamento, poiché inizialmente non è abbastanza alta da far scattare l’allarme.
Il più grande tsunami è stato registrato il 9 luglio 1958 in Alaska. In quel giorno, l’altezza dell’onda ha superato i 500 m e ha raggiunto una velocità di circa 160 km/h.
Esistono diverse regole di sicurezza quando uno tsunami è in arrivo: al primo segno di pericolo, allontanarsi immediatamente dalla costa. Più si è in alto rispetto al livello del mare, meglio è. È auspicabile che l’altezza sia di almeno 30-40 metri. Evitare torrenti, fiumi o qualsiasi altro tipo di bacino d’acqua, non portare con sé cose inutili e ricordare: gli tsunami di solito hanno diverse onde, quindi non scendere fino a quando non si è sicuri che il disastro sia passato.
Prendetevi cura di voi stessi in ogni circostanza.
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